World Whistleblower Day: un giorno per riflettere sullo stato del whistleblowing in Italia

Il World Whistleblower Day si celebra oggi, 23 giugno, rappresentando un momento simbolico per riflettere sul valore del whistleblowing e sul sostegno che dobbiamo garantire a chi segnala illeciti in nome della trasparenza e dell’interesse collettivo. È la giornata in cui celebriamo chi decide di alzare la voce, e anche un’occasione per fare il punto su quanto è stato fatto – soprattutto in Italia – per costruire un sistema più robusto e incentivante.

In occasione di questa ricorrenza, Transparency International Italia ha pubblicato il suo Report Whistleblowing 2024, un documento fondamentale per comprendere lo stato attuale del whistleblowing in Italia e l’evoluzione normativa e operativa dell’anno trascorso. 

Il report annuale fotografa anche il lavoro svolto dall’associazione e il suo forte impatto per rendere più efficiente il sistema di whistleblowing nel nostro Paese e per sostenere i segnalanti nel loro percorso. 

Il servizio ALAC – Allerta Anticorruzione, gestito da TI Italia per offrire assistenza ai whistleblower, ha continuato a operare, ricevendo 15 segnalazioni nell’arco dell’anno. Il 2024 ha visto anche il consolidarsi della collaborazione tra ANAC e Transparency International Italia, mirata a rafforzare la qualità delle procedure interne e la diffusione delle buone pratiche. Un passo importante, ma che – come sottolinea il report – deve essere accompagnato da un impegno politico e istituzionale più deciso per rendere il whistleblowing uno strumento davvero protetto e centrale nella prevenzione della corruzione.

Parallelamente, il report registra una crescente attenzione da parte della giurisprudenza, con un numero significativo di sentenze – in ambito civile, amministrativo e penale – che affrontano direttamente i diritti e le protezioni dei segnalanti.

Il report presenta anche i numeri del progetto WhistleblowingIT portato avanti in collaborazione con Whistleblowing Solutions Impresa Sociale. Il 2024 è stato un anno di consolidamento dopo l’adozione della legge di trasposizione europea e le adesioni alla piattaforma hanno mantenuto una crescita significativa per il settore pubblico e per il settore privato. A fine 2024 il numero di enti aderenti è stato di 5730 enti. Da dicembre ad oggi si sono aggiunti oltre 200 enti, a conferma della crescita costante delle adesioni al progetto. 

Come appendice della sezione dedicata al progetto WhistleblowingIT, è stato svolto e pubblicato un primo monitoraggio sull’applicazione della normativa whistleblowing in alcune categorie rappresentative di pubbliche amministrazioni, 179 in totale. Con piacere abbiamo riscontrato che l’84% di essi ha adottato una piattaforma digitale come canale di segnalazione. Il 44% degli enti monitorati lo ha fatto grazie all’adesione al progetto WhistleblowingIT e il 27% ha comunque scelto il software GlobaLeaks attraverso altri fornitori o installandolo in autonomia. Questi numeri ci incoraggiano sulla bontà del percorso che abbiamo intrapreso e sull’utilità che sta avendo per il sistema pubblico italiano.

Il progetto infatti non è solo tecnologico, ma anche educativo e organizzativo. Ogni ente aderente si dota di un canale conforme e sicuro, ma anche di linee guida, supporto operativo e formazione su misura. Questo approccio integrato mira a trasformare il whistleblowing da obbligo normativo a cultura diffusa, favorendo la prevenzione degli illeciti e proteggendo chi decide di segnalare.

La moltiplicazione delle adesioni dimostra che sempre più realtà – pubbliche e private – riconoscono il valore di un canale trasparente, protetto e davvero efficace.

Nel giorno in cui celebriamo il ruolo dei whistleblower nella nostra società, WhistleblowingIT ci ricorda come, insieme alla legge, servono strumenti efficaci e un percorso condiviso per trasformare il whistleblowing in un’abitudine virtuosa.